Referendum giustizia giusta
Pubblicato il 6 luglio 2021 • Politica
Si informa che presso il Comune sono a disposizione i moduli raccolta firme per il Referendum.
È possibile effettuare la firma dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso il Comune di Spinadesco da lunedì a sabato.
QUESITO REFERENDARIO 1: RIFORMA DEL CSM
Il Consiglio superiore della magistratura (CSM) è l’organo di autogoverno dei magistrati e ne regola la carriera. Per due terzi è composto da magistrati eletti. Oggi su capacità e competenza prevale il sostegno delle correnti: con il sì al referendum, se ne elimina il peso nella selezione delle candidature, colpendo il “correntismo” e il condizionamento della politica sulla giustizia.
QUESITO REFERENDARIO 2: RESPONSABILITÀ DIRETTA DEI MAGISTRATI
Il cittadino colpito da accuse inesistenti o che finisce in carcere da innocente oggi non può chiedere direttamente conto al magistrato dei suoi errori. Ci si può rivolgere genericamente contro lo Stato, che poi dovrebbe rivalersi sul singolo magistrato, ma di fatto chi ha sbagliato non paga quasi mai. Votando sì, introduciamo la possibilità di chiamare direttamente in causa il magistrato che ha commesso l’errore, così come vuole l’art. 28 della Costituzione. Tutti i pubblici funzionari devono essere responsabili e pagare per abusi, azioni dolose o gravi negligenze.
QUESITO REFERENDARIO 3: EQUA VALUTAZIONE DEI MAGISTRATI
La valutazione della professionalità e della competenza dei magistrati è operata dal CSM che decide sulla base di valutazioni fatte anche dai Consigli giudiziari, organismi territoriali nei quali, però, decidono solo i componenti appartenenti alla magistratura. Questa sovrapposizione tra “controllore” e “controllato” rende poco attendibili le valutazioni e favorisce la logica corporativa. Col referendum si vuole estendere anche ai rappresentanti dell’Università e dell’Avvocatura nei Consigli giudiziari la possibilità di avere voce in capitolo nella valutazione.
QUESITO REFERENDARIO 4: SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI
Ci sono magistrati che lavorano anni per costruire castelli accusatori in qualità di PM e poi, d’un tratto, diventano giudici. Con un sì chiediamo la separazione delle carriere per garantire a tutti un giudice che sia veramente “terzo” e trasparenza nei ruoli. Il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale. Basta con le “porte girevoli”, basta con i conflitti di interesse che spesso hanno dato luogo a vere e proprie persecuzioni contro cittadini innocenti.
QUESITO REFERENDARIO 5: LIMITI AGLI ABUSI DELLA CUSTODIA CAUTELARE
Ogni anno migliaia di innocenti vengono privati della libertà senza che abbiano commesso alcun reato e prima di una sentenza anche non definitiva. Eliminando la possibilità di procedere con la custodia cautelare per il rischio “reiterazione del medesimo reato” faremo in modo che finiscano in carcere prima di poter avere un processo soltanto gli accusati di reati gravi.
QUESITO REFERENDARIO 6: ABOLIZIONE DEL DECRETO SEVERINO
La decadenza automatica di sindaci e amministratori locali condannati ha creato vuoti di potere e la sospensione temporanea dai pubblici uffici di innocenti poi reintegrati al loro posto. Il referendum elimina l’automatismo e restituisce ai giudici la facoltà di decidere se applicare o meno l’interdizione dai pubblici uffici.
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