Descrizione
Alla base della determinazione delle tariffe TARI troviamo il PIANO ECONOMICO FINANZIARIO (PEF, che permette di rilevare i costi efficienti del servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani), predisposto dall'Ente Comunale applicando quanto previsto da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, con la sua deliberazione n. 363 del 3 agosto 2021 - Approvazione del Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-2) per il periodo regolatorio 2022-2025-.
Nella suddivisione dei costi tra fissi e variabili inseriti nel PEF, relativamente alla componente variabile si evidenzia che in generale, per effetto della diversa allocazione dei costi indicata nella metodologia ARERA, i costi variabili sono in genere aumentati significativamente rispetto a quanto previsto dal d.P.R. 158/99 (metodologia di predisposizione del PEF utilizzata fino al 2019). L'ARERA, per le annualità 2020 e 2021, ha previsto il limite alla variazione della componente variabile (Tariffa Variabile - TV), limite massimo di variazione fissato al 20% per rallentare la crescita della quota variabile. Con l'introduzione del Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-2) per il secondo periodo regolatorio 2022-2025, tra le varie novità si segnala la mancata riconferma del limite alla variazione della componente variabile sopra ricordato, avendo come effetto l'incremento della quota variabile impattando così sull'articolazione tariffaria delle Utenze Domestiche.
Nel Comune di Spinadesco la Tassa Rifiuti rientra nel regime della tariffa binomia presuntiva (TARI) disciplinata dal comma 651 art. 1 L. 147/2013, costituita da una parte fissa e una variabile, determinate secondo il metodo normalizzato (d.P.R. 158/99). La ripartizione dei costi tra le due macrocategorie di utenze avviene secondo criteri razionali garantendo le riduzioni/agevolazioni previste per le utenze domestiche.
Le macrocategorie di utenze sono:
- UTENZE DOMESTICHE: costituite soltanto dalle abitazioni familiari e suddivise in 6 categorie in relazione al numero degli occupanti;
- UTENZE NON DOMESTICHE: tutte le restanti utenze in cui rientrano le attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, le comunità (residenze collettive e simili), differenziate in relazione all'attività svolta (nei Comuni sotto i 5.000 abitanti sono individuate 21 tipologie).
Per le UTENZE DOMESTICHE la quota fissa della tariffa è individuata per unità di superficie (mq); alla tariffa unitaria viene applicato un coefficiente di adattamento (Ka) che tiene conto del numero dei componenti del nucleo familiare. La quota fissa della tariffa è determinata dai mq. dei locali occupati e dal numero di componenti il nucleo familiare. La quota variabile è commisurata esclusivamente al numero dei componenti del nucleo familiare.
Per le UTENZE NON DOMESTICHE sia la quota fissa che la quota variabile sono determinate dai mq. dei locali occupati e della tipologia di attività svolta.
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Ultimo aggiornamento: 30 settembre 2023, 10:15